Un itinerario molto bello da percorrere anche nel periodo invernale, quello che parte dai Colli di San Fermo e si dirige verso le pendici del Monte Bronzone. Più che un trekking, la chiamerei una bella passeggiata, prevalentemente su strada asfaltata. Arrivati in auto ai Colli di San Fermo dal versante più comodo, è possibile parcheggiare vicino alla chiesetta, in prossimità del passo. E qui, la prima tentazione da evitare: il profumo di “stufa accesa” proveniente dalla vicina Antica Canva, famosa per la sua cucina casalinga a base di stufati, brasati e polenta taragna.

Risalendo la strada asfaltata per un breve tratto, seguendo le indicazioni per il Monumento partigiano, si arriva a un’altra deviazione a destra. Qui ci sono i cartelli indicanti la direzione sia per il monumento che per il Monte Torrezzo. La passeggiata prosegue per alcuni chilometri, sempre in compagnia e sotto lo sguardo paterno del vicino Monte Bronzone e dell’imponente Monte Guglielmo, con un panorama aperto sia verso est che verso ovest sulla vicina Valcavallina.Monte Bronzone - Dai colli di San Fermo

Pochissime auto, nessun rumore di sottofondo. Solo il suono dei passi sulla neve ghiacciata e il nostro respiro leggero. Ci siamo solo noi. Nessuna parola di troppo, solo silenzio, cercando di limitare il nostro disturbo in questo universo di infinita bellezza.

Arrivati al monumento, la strada prosegue fino a una sbarra. E’ possibile prendere il sentiero e proseguire con il periplo del Torrezzo; dopo aver superato la malga, inizia il fitto bosco di conifere. Il freddo si fa umido e pungente e il timido sole non riesce a penetrare i fitti rami. E allora allunghiamo il passo per superare velocemente il tratto e, superato il bosco, torniamo alla strada asfaltata, dove sulla via del ritorno la tappa obbligatoria è all’azienda agricola “Le Foppelle”, in località omonima. La sbarra è aperta, risaliamo quindi la strada che porta alla baita in mezzo ai pascoli.

Loc. Foppelle - Colli di San FermoQui lavorano i tre fratelli Belometti, sotto la supervisione di mamma Carolina: Luca, Agostino e Lorenzo. Luca e Lorenzo, nel periodo invernale, lavorano prevalentemente presso varie aziende come norcini: un buon modo per continuare la famosa tradizione del cosiddetto Masadùr! L’azienda produce stracchini e formagelle a partire dal latte dei 40 bovini in lattazione, lasciati al pascolo nel periodo estivo. Basta quindi portare da valle del pane fresco per godere non solo della bellezza, ma anche dei “sapori” di questi dolci colli.

Non ho inserito indicazioni riguardanti il numero dei sentieri perchè purtroppo sono confuse e, in alcuni punti, mancano.

 

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