La moda dell’hamburger è ormai un dato di fatto. Ovunque è possibile trovare questa preparazione: dal fast food al bar fino ad arrivare alle tavole calde, alle osterie e ai ristoranti gourmet.

Una preparazione facile da mangiare, adatta a tutte le bocche e a tutte le tasche, facile da comprendere e da preparare. Una vera manna per semplificare la vita al consumatore (che in genere non ama approfondire troppo), in un periodo in cui i riflettori sono puntati verso il mondo del cibo, il che non vuole dire necessariamente che stia aumentando la cultura del mangiar bene e del saper scegliere. Molte volte infatti l’effetto è contrario. Si radicano pensieri e convinzioni che, forse, sarebbe meglio mettere in discussione.

L’hamburger è una preparazione che ben si presta ai momenti conviviali, è divertente da preparare e da consumare.

Ma forse questo sta sfuggendo dal controllo e sempre più spesso mi capita di percepire che l’hamburger sia diventato per molti l’occasione di mangiare carne di qualità. Questo è un emblema del fatto che in realtà “la massa” stia perdendo di vista forse cosa sia realmente la carne buona, che tutto questo parlare di cibo sta aumentando la confusione piuttosto che la conoscenza.

Attenzione: l’hamburger di qualità esiste e ne vale sempre davvero la pena. Ma credo sia riduttivo pensare all’hamburger come “simbolo” della buona carne e della relativa cultura.

Saper riconoscere la carne, saperla valutare, trattare e scegliere ritengo sia importante per chiunque scelga di mangiarla, a casa o al ristorante. Conoscerne la struttura, riconoscere un grasso di marezzatura, la prezzemolatura e capire ad esempio il ruolo del collagene nelle lunghe cotture spalanca le porte di questo mondo complesso e curioso. Conoscere i tagli, cercare di comprendere come andrebbero trattati per esaltarli al meglio, potrebbe regalare grandi soddisfazioni e, non da ultimo, ridurre gli sprechi.

A me l’hamburger piace e continuerò a mangiarlo, ma ridurre a una polpetta di trito tutto ciò che di culturale ruota attorno al mondo della carne, non mi piace.

Esistono bravi artigiani della carne che tutti i giorni lavorano per mantenere viva la cultura attorno a questo alimento, vorrei dare il mio contributo dandogli voce.

Alla prossima puntata, con il primo degli intervistati.

SEI UN PICCOLO ARTIGIANO E VUOI DIRE LA TUA? SCRIVIMI!hamburger

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